sabato 20 marzo 2010

Quicksilver Messenger Service - Quicksilver Messenger Service (Capitol 1968 - 2008)


I Quicksilver sono attivi dal 1964 con Gary Duncan (chitarrista/cantante) e Greg Elmore (batteria) provenienti dai The Brogues, autori di una manciata di canzoni tra cui il rifacimento di "(Ain't No) Miracle Worker", contenuta in Nuggets e successo Italiano dei Corvi come "Ragazzo di strada". (gli autori di questo pezzo sono Annette Tucker e Nancie Mantz che scrissero anche "I Had too much dream (last night)" resa famosa poi nella versione degli Electric Prunes).
Gli altri membri fondatori sono John Cipollina (prima chitarra), David Frieberg (voce, basso e viola) e Jim Murray (voce, chitarra e armonica). Murray lascerà la band proprio prima della registrazione in studio. Passa di li anche il girovago Skip Spence, poi batterista nel primo dei Jefferson e chitarra dei Moby Grape. Per ultimo, ma primo per aver avuto l' idea, è Dino Valenti autore riconosciuto di "Get Together" brano simbolo dei 60 e autore imprecisato di "Hey Joe". La sua voce non ci sarà nei primi due dischi dei Quicksilver perchè condannato in prigione per detenzione di stupefacenti. Il suo timbro vocale è molto potente ma, vista la sua ingombrante personalità manifestata nei dischi dei 70 con i nostri, è forse un bene aver lasciato Cipollina sul podio e il non pretenzioso Frieberg alla voce.

Per i primi anni i Quicksilver decidono di non firmare con nessuna etichetta per concentrarsi sulle numerosissime esibizioni dal vivo effettuate nei famosi templi dell' Acid Rock: Avalon Ballroom, Matrix, Fillmore, Winterland ed altri.
Nel 1968 con la supervisione del pianista Nicky Hopkins incidono il loro esordio. Minore certamente di "Happy Trails" il disco presenta comunque dei pezzi di tutto rispetto. A partire dall' inno "Pride of Man" (rilettura elettrica del pezzo di Hamilton Camp) fino alla lunga suite di "The Fool".
Certo è grazie alla Capitol Records che il gruppo dei Quicksilver Messenger Service nel 1968 incide questo disco, cercando di riprodurre in studio gli acidi intarsi delle jam eseguite dal vivo, ma la registrazione realizzata dall' etichetta è davvero mediocre.
L' edizione in vinile del 1974 stampata dalla Emi Italiana con allegato anche il secondo fondamentale disco "Happy Trails" è stata la mia compagna per diversi anni e non migliora di una virgola il master originale.
Mi sono sempre chiesto quali siano stati i motivi che hanno decretato questo risultato. Se si parla di fama, bene o male i Quicksilver vengono subito dopo le confraternite Dead e Jefferson, e le loro registrazioni sono decisamente più decenti (I Grateful Dead con la Warner e i Jefferson Airplane con la RCA).
Finalmente nel 2008 la Capitol Records pone fine all' opacità del master originale distanziando tutti gli strumenti, facendo così brillare i duetti chitarristici di Cipollina e Duncan. In "Gold and Silver" l' affiatamento dei due è davvero agli apici. Il loro sodalizio è la punta massima del suono Quicksilver. Diverso dalle improvvisazioni di Weir e Garcia, ancorate sostanzialmente al blues e al country, tra Duncan e Cipollina convive una sofferente tensione più pastorale e serrata. In pratica più rock.

Cipollina pratica finger picking su una Gibson SG 'diavoletto', stride spesso gli acuti con la leva, utilizza Wah wah combinato ad una pedaliera originale e un ponte tremolante (a sua detta per sopperire alla mancanza di forza nella mano sinistra). Il tutto coadiuvato da un consistente muro di amplificatori.
Duncan è più mite rispetto al compagno ma si dimostra spalla perfetta con arpeggi e riff mai banali.


Per chi non conosce il disco questa è l' occasione per entrare nel suono dei Quicksilver, gli altri ne apprezzeranno sicuramente la nuova veste sonora.





Credits:
Gary Duncan - guitar, vocals
John Cipollina - guitar
David Freiberg - bass, vocals
Greg Elmore - drums

01."Pride Of Man" – 4:08 (Hamilton Camp)
02."Light Your Windows" – 2:38 (Gary Duncan, David Freiberg)
03."Dino's Song" – 3:08 (Dino Valenti)
04."Gold and Silver" – 6:43 (Gary Duncan, S. Schuster)
05."It's Been Too Long" – 3:01 (Ron Polte)
06."The Fool" – 12:07 (Gary Duncan, David Freiberg)



1 commento:

OCRAMBLUES ha detto...

GRANDI GRANDI GRANDI ACIDISSIMI CON CIPOLLINA MAGICO E INTENSO