domenica 29 novembre 2009

Rhinoceros - Rhinoceros (Elektra 1968)




Io sono cresciuto con il mito della Elektra Records. È stata la prima etichetta che mi ha stregato, sicuramente perché ero e sono un fan dei Doors. Quel logo fatto a "E" sopra i dischi della band di Los Angeles è sempre stato un marchio fascinoso e solenne. Tutti gli artisti che registravano per Elektra li ho poi comprati a busta chiusa, mi fidavo di chi ci stava dietro, e ho fatto bene.
Ma chi ci stava dietro ?..beh il nome che leggevo sempre era questo misterioso Paul Rotchild, produttore dei Doors e scova talenti dei 60. Paul è figlio di un uomo d' affari brittanico e di una cantante lirica della East Coast e grazie al successo avuto con i dischi dei Doors gli fù dato ampio margine, artistico ma soprattutto economico, per ulteriori progetti. L' uomo che gli permise tutto questo era il boss dell' etichetta, Jack Holzman. Jack fondò l' Elektra negli anni 50 specializzandola con il genere folk, ma negli anni 60 questa casa di produzione diventò fulcro del nuovo panorama rock.

Il progetto più ambizioso per Paul fù senza dubbio il 'super-gruppo' dei Rhinoceros. Nella band riuscì a raccogliere tutti i migliori (secondo il suo parere) musicisti della nuova corrente, si fece per così dire un gruppo quasi per se, realizzato grazie all' assenza di pressioni economiche e all' aiuto di un prezioso collaboratore, tal Barry Friedman, meglio conosciuto come Frazier Mohawk. Chi era costui ? Era l' uomo che aveva aiutato Stephen Stills a mettere insieme i suoi Buffalo Springfield e produttore poi nella primavera del 1967 dell' esordio discografico dei Kaleidoscope (naturalmente stò parlando dei Kaleidoscope americani).
Dulcis in fondo, questi due signori riunirono tutti i prescelti per la band in un summit a base di acido sulle colline dietro Los Angeles. L' evento teoricamente doveva creare un legame più spirituale all' interno della band. Secondo me, un gruppo deve nascere dalle canzoni scritte insieme o da uno o più leader, l'idea di creare una band a tavolino non è vincente, anche se i partecipanti sono validissimi. E forse è prorpio per questo che i Rhinoceros non hanno avuto quel successo sperato.
Nel disco però ci sono dei pezzi magnifici tipo Apricot Brandy e Same Old Way.
Ascoltatelo e ditemi che ne pensate..
Ultima cosa, non aspettatevi psichedelia dura. la psichedelia c'è ma in modo soft, qui siamo principalmente in terreno funky rhythm'n'blues con tanto riverberone che piace a me!
Buon Ascolto.



RHINOCEROS (1968)

1. WHEN YOU SAY YOU'RE SORRY (Gerber)
2. SAME OLD WAY (Finley)
3. APRICOT BRANDY (Weis/Fonfara)
4. THAT TIME OF THE YEAR (Gerber)
5. YOU’RE MY GIRL (I Don’t Want To Discuss It) (Cooper/Beatty/Shelby)
6. I NEED LOVE (Williams)
7. I'VE BEEN THERE (Gerber/Finley)
8. BELBUEKUS (Weis/Finley)
9. ALONG COMES TOMORROW (Gerber)
10. I WILL SERENDADE YOU (Finley)

Produced By PAUL A. ROTHCHILD

JOHN FINLEY – Vocals
ALAN GERBER – Vocals.Piano
DANNY WEIS – Guitar, Piano
DOUG HASTINGS – guitar
MICHAEL FONFARA – Organ, Piano
JERRY PENROD – Bass
BILLY MUNDI – Drums, Percussion




2 commenti:

andre ha detto...

bellissimi rhinoceros.a pensare che anni fà avevo proprio quel disco.
grazie a te i ricordi piu belli riaffiorano nella mia mente .
nai avanti cosi.
sei un grande salutoni
andre

andre ha detto...

a proposito di psychedelia
scaricati group 1850.
ti piaceranno di sicuro il titolo del disco è mother earth