lunedì 2 novembre 2009

Skip James – The Complete Early Recordings (1931 – Released Label Yazoo 1994)




Il diavolo spesso cammina a fianco dei musicisti rock. Sostiene e
Accarezza oppure Ammala e Avvelena.
Prima di transitare dalle lussuose suite di artisti come Jimi Hendrix
o Jimmy Page, il diavolo passeggia nel Delta. Qui dentro le acque del
fiume (immenso) Mississippi soffia il malvagio del nostro creando
inondazioni devastanti a cadenza decennale. Le acque inquinate di
siffato spirito malvagio bagnano le anime di poveri Neri costretti da
signori Bianchi a durissimo lavoro. Nei campi di cotone, nella
costruzione di ponti, di dighe o nella migliore delle ipotesi servi
dentro le fattorie dei padroni. Nessun gospel ,inno a sfondo
religioso, nessun “holy rollers” che vuol dire più o meno “santi
rotolanti”, dove roll significa agitarsi freneticamente, placa il
sinistro terrore generato dal diavolo nelle anime del popolo nero. Per
non impazzire e per non perdere l’ orgoglio che rende l’ uomo diverso
dalla bestia, il lavoratore dei campi decide di prendere a braccetto
il diavolo e camminando fianco a fianco inizia a parlare con lui. Il
diavolo si prende l’ anima dell’ uomo e in cambio regala talento.
Un talento intriso di diaboliche e tormentate visioni.
Questa è la storia mescolata a leggenda di tanti bluesman. Il più
vicino a questo scenario, forse insieme a Robert Johnson, è Skip James.
Nehemiah Curtis “Skip” James nasce a Betonia nel Mississippi verso il
1902-1903. Figlio di un pastore, riesce a prendere un diploma alla
Yazoo ( evento straordinario per un nero) e effettua lavori vari tra
cui operaio nella costruzione di dighe ( da questa esperienza proviene
la canzone “Illinois Blues” ) ,coltivatore e poi contrabbandiere di
liquore.
La passione per la musica è immediata, impara subito a suonare l’
organo della chiesa, ma a causa del suo carattere schivo e orgoglioso
non sappiamo chi è stato il suo ispiratore. Quando negli anni 60 è
stato riscoperto da John Fahey ha ammesso di non aver avuto influenze
anche perchè il suo stile chitarristico è unico al mondo. Ed in
effetti è proprio così. Un finger-picking eccezionale mischiato ad
una voce in falsetto tutt’ altro che angelica.
La sua accordatura è in RE aperto (re-la-re-fa-la-re).
Ascoltato da un talent-scout in cerca di bluesman al sud vince un
viaggio verso gli studi della Paramount Records e a Febbraio 1931
incide i suoi pezzi formidabili :“Devil got my woman”, “I’m So
Glad”, “Hard Time Killin’ Floor Blues”, “Cypress Grove
Blues”, “22-20 Blues” e molti altri.
Suona e canta con chitarra e con il piano.
Per le registrazioni riceve 40 dollari e una percentuale sulle vendite
che mai porterà denaro nelle sue tasche. Poco importa, per Skip la
soddisfazione è enorme.
Tutto però finisce quà. Non si sentirà parlare di lui sino alla
riscoperta da parte di john Fahey negli anni 60 che lo porterà al
Newport festival dove suonerà da Dio.. Anzi da Diavolo.
A suo dire in questo intervallo di tempo non aveva mai ripreso la
chitarra in mano!
In questo periodo gli viene diagnosticato un cancro, e grazie ai
provenenti derivanti dalle royality ricevute per la cover da parte dei
Cream di “I’m so glad” riesce a vivere per altri 3 anni e registrare
di nuovo i suoi pezzi. E stavolta la qualità è notevolmente superiore
a quella delle registrazioni di 30 anni prima.

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